La Salle de la Musique di Madame Adelaide: dove la Pompadour negò un bacio al piccolo Mozart.

Buongiorno a tutti.
Dopo il resoconto dell''indimenticabile serata delle Fetes Galantes allo Chateau de Versailles  (di cui potete leggere QUI) eccomi pronta a raccontarvi alcuni momenti della nostra visita alla reggia dello scorso 31 maggio.

Il giorno prima del ballo infatti, grazie ad un nostro carissimo amico e conferencier dello Chateau de Versailles, l'impagabile Matthieu Negre, io e le mie compagne di viaggio abbiamo avuto la fortuna di effettuare una visita privata di alcune parti della reggia.

Muoversi con un conferencier preparato ed appassionato come Matthieu e con un gruppo così piccolo di persone, ci ha permesso di visitare molti ambienti solitamente chiusi al pubblico e di gustare pienamente queste sale così cariche di storia e di bellezza.

La giornata è cominciata con la visita agli Appartamenti Privati del Re: una visita interessantissima durante la quale abbiamo potuto ammirare alcune delle sale solo recentemente restaurate ed aperte al pubblico.







La visita agli Appartamenti Privati del Re include alcuni degli ambienti privati più famosi della reggia come il magnifico Salone della Pendola o la superba Salle a Manger di Porcellana.




Oggi però, e prima di svelarvi il resto della nostra sorprendente visita, volevo parlarvi di una sala in particolare.

Un ambiente ricchissimo sebbene dalle dimensioni piuttosto ridotte, che racchiude al suo interno storie ed aneddoti interessantissimi e commoventi.

Si tratta della cosiddetta  Pièce de la Vaisselle d'or un ambiente che sotto il regno di Luigi XV era anche conosciuto come Salle de la Musique di Madame Adelaide.







Situato nel cuore degli Appartamenti Privati del Re ma confinante con quello che era l'antico appartamento di una delle sue figlie predilette, Madame Adelaide appunto, questa sala era adibita alla musica e allo studio delle arti. Qui infatti le figlie del sovrano prendevano lezioni di italiano dal celebre Goldoni e suonavano l'arpa sotto la guida di uno dei musicisti che avrebbe fatto storia con le sue irriverenti opere proprio pochi anni dopo: il famosissimo Caron de Beaumarchais.

La sala però fece da sfondo anche ad un altro importantissimo evento: proprio qui infatti si racconta che il giovanissimo Mozart, invitato alla corte di Francia nell'inverno del 1763-64, suonò davanti al sovrano e alla Famiglia Reale.



In realtà il giovane enfant prodige, accompagnato dal padre Leopold e dalla sorella Nannerl, si trattene a Versailles diverse settimane durante le quali allietò i regali ospiti con i suoi virtuosismi.

A metà dicembre, Luigi XV organizzò una piccola esibizione per la sua potentissima favorita, madame de Pompadour. Dopo aver eseguito il brano il piccolo Mozart chiese alla favorita un bacio che ella gli rifiutò. Il bimbo rimase molto sorpreso ed amareggiato dall'atteggiamento gelido della favorita, soprattutto considerando che la stessa Maria Teresa d'Austria non seppe negargli questo gesto affettuoso.

Leopold Mozart parla di quest'incontro e della marchesa in questi termini:

"E' molto bella ma anche molto altezzosa. Sembra un'imperatrice!"

Mozart suona davanti a madame de Pompadour e al re Luigi XV, Musée Grevin. Paris

Mozart e Madame de Pompadour
Il 1 gennaio 1764, i Mozart vennero invitati alla tavola del re e il piccolo Wolfgang venne fatto sedere vicino alla regina Maria Leczinska, che per l'occasione fece anche da interprete, mentre suo padre si accomodò accanto al re e Nannerl tra il delfino e Madame Adelaide.

Dopo il pranzo si tenne un concerto e il giovane talentuoso venne premiato questa volta con una serie di baci da parte di tutte le donne della famiglia reale con grande orgoglio del padre Leopold che vide in questo gesto un segno di apprezzamento e di affetto. E anche una piccola rivincita nei confronti della Pompadour.

Mozart si esibì anche nella Chapelle Royale suonando il grande e prezioso organo che ancora oggi si trova qui.

Indubbiamente però i momenti più intimi di questa visita si svolsero nella Salle de Vaissel d'or così chiamata oggi perchè durante il regno di Luigi XVI venne utilizzata per esporre le porcellane più preziose.






Quando siamo entrate in questa sala, riccamente decorata da boiseries dorate in cui è evidente il riferimento al tema della musica, e quando Matthieu ha chiuso alle nostre spalle le porte quasi invisibili, siamo rimaste ammutolite.




Più di tutti gli altri ambienti, questa sala sembrava risuonare ancora delle note del giovane Mozart  e del famoso Beumarchais che qui teneva le sue lezioni alle figlie del Re.

Proprio Beaumarchais ha lasciato in questa stanza un segno che ci ha fatte rimanere a bocca aperta.

Mentre attendeva le sue allieve reali e forse annoiato dall'ennesimo ritardo delle principesse, Caron de Beaumarchais incise con un oggetto appuntito il suo nome su uno dei vetri delle finestre. Quella scritta oggi è ancora li ed è stato commovente ammirarla e immaginare quanta storia sia passata tra queste mura.

La firma incisa sul vetro da Caron de Beaumarchais. Foto Anna Arivella
Per immortalare questo particolare momento della visita e provare a fermarlo nel tempo ho anche girato un brevissimo video che purtroppo rende solo in parte la magia di questo luogo sospeso nel tempo.


Grazie ancora alle mie compagne di viaggio Anna, Antonella, Beatrice, Jessica e Valentina e all'impagabile Matthieu!

A presto per il seguito di questa indimenticabile visita.

Foto: Alice Mortali

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